Sanalitro
e Zevola confronto d'artisti, di Dario Trento |
|
Lo Studio
Cavalieri ha proposto un confronto tra due artisti: Cateno Sanalitro e
Oreste Zevola. Nel foglio di presentazione Valerio Dehò sottolinea
la diversità di poetica e, nell'insieme l'omogeneità dei
risultati. In effetti i lavori mostrano non previste affinità.
Sono ambedue composti da numerosi pezzi e disposti assecondando le dimensioni
e la tipologia dell'ambiente. Sanalitro ha allineato file di animali di
pasta bianca. L'ordine propone lo schema a scacchiera che tanta importanza
ha avuto nella figurazione pop. Anche gli animali di materia e modellazione
povera si ispirano ai linguaggi elaborati in quella stagione in America
ed in Europa. Diverso ma altrettanto esplicito è l'orientamento
di Zevola: le sue teste, gli omini, le mani e le lische citano letteralmente
le invenzioni mitografiche di Paladino, mentre le case allungate che diventano
paesaggi rimandano con sicurezza a Cucchi. Queste altre immagini (il repertorio
principale saccheggiato dall'artista napoletano è quello della
Smorfia), impresse e ritagliate come xilografie popolari (per un totale
di 200 pezzi) sono distribuite per tutta la stanza come un cupo sciame
di insetti o come uno stormo di rondini in migrazione. Infatti "Stormo"
è il titolo del lavoro. |